mercoledì 25 maggio 2011

Delitti contro l'ambiente, la parola agli avvocati

  • Dei delitti e delle pene contro l’ambiente”: si potrebbe intitolare così, in coincidenza con l’apertura ufficiale dell’Anno giudiziario, il bilancio diffuso dal WWF sull’attività del proprio settore legale (attivo da oltre 20 anni) contro i crimini ambientali, un’attività costante a servizio della società civile i cui  numeri  denunciano come i delitti contro ambiente e salute  in Italia siano all’ordine del giorno provocando un vero e proprio “danno alla nazione, vera misura dei delitti” per continuare a citare Cesare Beccaria.

    Dal 1986 ad oggi sono oltre 300 gli avvocati che, almeno una volta, si sono battuti insieme al WWF contro l’illegalità ambientale in oltre 2.000 giudizi (250 le udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo) in cui l’associazione ha preso parte:
  • Contro industrie inquinanti, 
  • Contro Enti locali colpevoli di violazioni in materia di caccia
  • Verso privati per salvare l’integrità dei boschi o dei fiumi 
  • Ricorsi per conto di cittadini o associazioni locali contro inquinamenti o espansione di cave, 
  • Ricorsi contro progetti deturpanti per il paesaggio o abusivi 
  • Opposizioni o ricorsi contro progetti di grandi opere prive di Valutazione di Impatto Ambientale 
  • Costituzione di parte civile contro incendiari o bracconieri 
  • Contro industrie ricomprese negli elenchi dei siti da bonificare colpevoli di inquinamenti illeciti e altri gravi reati ambientali. 
GLI AVVOCATI DEL PANDA: Guarda le video-interviste

Il primo eco-avvocato, Alessio Petretti di Roma               L'avv. Vanessa Ranieri, Presidente WWF Lazio

L’attività degli eco-avvocati conferma una realtà drammatica: il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è altissimo (uno ogni 43 minuti – dato del Ministero dell’Ambiente nel 2010) e sono state oltre 250 le udienze alle quali hanno presenziato gli   avvocati del WWF nel solo 2010. Questo vuol dire che ogni giorno in un’aula di Tribunale italiano prende la parola un avvocato del Panda per difendere l’ambiente e che in un anno sono oltre 1.000 le ore di impegno che complessivamente questi validi professionisti dedicano, a nome del WWF, alla tutela di un territorio purtroppo sempre più considerato solo come fonte di lucrosi ed illeciti guadagni e che ha visto l’infiltrazione della criminalità organizzata all’interno di molte attività illecite. In questo momento il WWF è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori.

L'avvocato Spinelli, da 10 anni impegnato nella difesa dell'ambiente in Calabria 


“In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario vogliamo sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente – ha dichiaratoStefano Leoni, Presidente del WWF Italia -  La magistratura svolge quel ruolo fondamentale di ‘grande saggio’ che non solo sanziona ma indirizza correttamente l’azione della società che può incidere sul patrimonio naturale e la salute dei cittadini ed è quindi importantissimo anche avere un buon esercito di avvocati che oltre a rappresentare in giudizio queste istanze sappiano trasmettere questa saggezza anche al di fuori delle aule dei Tribunali”.

L'avvocato Ceruti, in Veneto: ha seguito il processo per la centrale di Porto Tolle


L'avvocato Poli in Sardegna: ha iniziato come obiettore di coscienza
La richiesta WWF: i delitti contro l'ambiente nel Codice Penale
Nonostante nelle ultime quattro legislature siano state elaborate numerose e condivisibili proposte di legge per l’introduzione nel Codice penale di “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, firmate e presentate “trasversalmente” da parlamentari di diversi schieramenti  politici, queste (inspiegabilmente) non sono state  mai discusse  in Parlamento.
L'avv. Antonio de Feo, PresidenteWWF Puglia    L'avvocato Rizza, Presidente WWF Sicilia



lunedì 2 maggio 2011

Reati ambientali, in Italia scendono in campo 300 eco-avvocati

Reati ambientali: se ne registrano troppi in Italia per passare in sordina. Uno ogni 43 minuti, per l’esattezza. E le aule si affollano di difensori dell’ambiente, gli eco-avvocati che, insieme al mondo dell’associazionismo, combattono contro gli scempi perpetrati ai danni del nostro territorio. Dagli ecomostri alle discariche abusiveall’inquinamento acustico alla caccia di frodo, tante le battaglie che vedono coinvolto un vero e proprio esercito di toghe, oltre 300 ne ha contati il WWF al suo fianco.
Se ne parla in occasione dell’Apertura dell’Anno giudiziario, tempo di bilanci per il settore legale del WWF, attivo da oltre 20 anni contro i crimini ambientali e a tutela della salute pubblica.
Una vera e propria odissea giudiziaria se pensiamo che dal 1986 ad oggi si sono registrati oltre 2.000 giudizi, con 250 udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo.
Il WWF sottolinea come gli avvocati del Panda scendano in campo ogni giorno nelle aule dei Tribunali con oltre 1.000 ore di impegno complessivo,  e come in questo momento l’associazione
è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori.


In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario si intenda sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente.
Nel rapporto sull’illegalità ambientale diffuso dagli ambientalisti si evidenzia il ruolo cruciale delle intercettazioni definite strumento indispensabile per fermare gliinquinatori:
Eliminare questo strumento significa che molti eco-reati potrebbero non essere più scoperti. Il Wwf ha sott’occhio alcuni processi in cui lo strumento intercettazioni sta svolgendo un ruolo importante: quello sul commissariamentorifiuti in Campania, sull’inquinamento del petrolchimico di Priolo, contro le cave abusive nel salernitano (in cui sono imputati anche funzionari pubblici).
E ancora, nel documento si sottolinea l’importanza di inserire nel Codice penale la voceDelitti ambientali:
Ad oggi, infatti, le sanzioni previste dalle leggi di tutela dell’acqua, dell’aria, delsuolo, delle aree protette e della fauna, (a parte rare eccezioni come il traffico di rifiuti) sono esclusivamente di natura contravvenzionale (secondo la classificazione del ’39 del codice penale).






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