lunedì 5 dicembre 2011

Delitti contro l'ambiente, la parola agli avvocati

28/1/2011 - In occasione dell'Apertura dell'Anno giudiziario la parola agli avvocati che sostengono il WWF nei tribunali di tutta Italia, contro gli scempi ambientali: guarda le video-interviste
  • Dei delitti e delle pene contro l’ambiente”: si potrebbe intitolare così, in coincidenza con l’apertura ufficiale dell’Anno giudiziario, il bilancio diffuso dal WWF sull’attività del proprio settore legale (attivo da oltre 20 anni) contro i crimini ambientali, un’attività costante a servizio della società civile i cui  numeri  denunciano come i delitti contro ambiente e salute  in Italia siano all’ordine del giorno provocando un vero e proprio “danno alla nazione, vera misura dei delitti” per continuare a citare Cesare Beccaria.

    Dal 1986 ad oggi sono oltre 300 gli avvocati che, almeno una volta, si sono battuti insieme al WWF contro l’illegalità ambientale in oltre 2.000 giudizi (250 le udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo) in cui l’associazione ha preso parte:
  • Contro industrie inquinanti, 
  • Contro Enti locali colpevoli di violazioni in materia di caccia
  • Verso privati per salvare l’integrità dei boschi o dei fiumi 
  • Ricorsi per conto di cittadini o associazioni locali contro inquinamenti o espansione di cave, 
  • Ricorsi contro progetti deturpanti per il paesaggio o abusivi 
  • Opposizioni o ricorsi contro progetti di grandi opere prive di Valutazione di Impatto Ambientale 
  • Costituzione di parte civile contro incendiari o bracconieri 
  • Contro industrie ricomprese negli elenchi dei siti da bonificare colpevoli di inquinamenti illeciti e altri gravi reati ambientali. 
GLI AVVOCATI DEL PANDA: Guarda le video-interviste

Il primo eco-avvocato, Alessio Petretti di Roma

L'avv. Vanessa Ranieri, Presidente WWF Lazio

L’attività degli eco-avvocati conferma una realtà drammatica: il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è altissimo (uno ogni 43 minuti – dato del Ministero dell’Ambiente nel 2010) e sono state oltre 250 le udienze alle quali hanno presenziato gli   avvocati del WWF nel solo 2010. Questo vuol dire che ogni giorno in un’aula di Tribunale italiano prende la parola un avvocato del Panda per difendere l’ambiente e che in un anno sono oltre 1.000 le ore di impegno che complessivamente questi validi professionisti dedicano, a nome del WWF, alla tutela di un territorio purtroppo sempre più considerato solo come fonte di lucrosi ed illeciti guadagni e che ha visto l’infiltrazione della criminalità organizzata all’interno di molte attività illecite. In questo momento il WWF è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori.

L'avvocato Spinelli, da 10 anni impegnato nella difesa dell'ambiente in Calabria 

“In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario vogliamo sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente – ha dichiaratoStefano Leoni, Presidente del WWF Italia -  La magistratura svolge quel ruolo fondamentale di ‘grande saggio’ che non solo sanziona ma indirizza correttamente l’azione della società che può incidere sul patrimonio naturale e la salute dei cittadini ed è quindi importantissimo anche avere un buon esercito di avvocati che oltre a rappresentare in giudizio queste istanze sappiano trasmettere questa saggezza anche al di fuori delle aule dei Tribunali”.

L'avvocato Ceruti, in Veneto: ha seguito il processo per la centrale di Porto Tolle


L'avvocato Poli in Sardegna: ha iniziato come obiettore di coscienza
La richiesta WWF: i delitti contro l'ambiente nel Codice Penale
Nonostante nelle ultime quattro legislature siano state elaborate numerose e condivisibili proposte di legge per l’introduzione nel Codice penale di “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, firmate e presentate “trasversalmente” da parlamentari di diversi schieramenti  politici, queste (inspiegabilmente) non sono state  mai discusse  in Parlamento.
L'avv. Antonio de Feo, PresidenteWWF Puglia    L'avvocato Rizza, Presidente WWF Sicilia




martedì 4 ottobre 2011

Eco avvocati per la green economy


Per aiutare gli imprenditori nella fase di start up


Eco avvocati per la Green Economy


Nel settore della green economy stanno crescendo una serie di figure professionali che aiutano gli imprenditori soprattutto nella fase di start-up dei progetti. Tra queste ci sono in particolare gli "eco-avvocati", specializzati esclusivamente in tematiche di diritto ambientale, che si occupano di tutte quelle richieste a cui non possono far fronte gli studi legali tradizionali. In Italia non ce ne sono molti, sebbene queste figure siano considerate importanti in quanto offrono assistenza in caso di sanzioni, avvio di progetti di fotovoltaico ed eolico, ma anche battaglie contro l'inquinamento e gli ogm.


Tra gli studi che si occupano di tematiche ambientali c'è P&S Ecoavvocati di Milano, una moderna"Law firm" nella quale, come spiega l'avvocato Vincenzo Solenne "si cerca soprattutto di fare 'network' per fornire il miglior servizio possibile ai clienti", fornendo l'assistenza di un commercialista in sede e stabilendo rapporti importanti con altre figure professionali, come gli ingegneri per l'ambiente e il territorio, direttamente coinvolte nella realizzazione dei progetti.


sabato 30 luglio 2011

Avvocati: da quello 'eco' all'animalista, le tante facce di una professione

In una società in mutamento, i legali si specializzano sempre di più: da quelli scesi in campo per tutelare l'ambiente, a chi lotta per i diritti di Fido e dei clochard. E ancora, c'è chi difende gli alimenti dalle frodi, e il tutore della buona musica.


Dal principe del Foro che si batte per i diritti degli animali, a quello che scende in campo in difesa dell'ambiente, dichiarando guerra ad inquinamento e rifiuti tossici. Fino al legale paladino dei cibi e dell'alimentazione sana, esperto nella verifica della provenienza degli alimenti e in cerca di frodi, ormai aumentate dagli scambi comunitari. E ancora, c'è chi si è dato alla musica, tutelando talenti esordienti e professionisti. Essere avvocati oggi non è come un tempo, quando chi sceglieva la professione, si cimentava a fare un pò tutto. Dalle cause di separazione e divorzio alla difesa di rapinatori e assassini.

Oggi, in una società in continua evoluzione, le frontiere di questo mestiere si sono estese su terreni una volta impensabili. Ma partiamo dagli avvocati con il pallino per Fido, che hanno scelto di difenderlo dai maltrattamenti e dai soprusi di cui spesso è vittima. Tra i paladini dei 4 zampe e del pianeta animale c'è l'avvocato Valerio Uliana, di Pisa, che sul suo sito Internet spiega come la necessità di tutelare la vita animale nella società è sorta nel 1641 con la prima testimonianza di diritto nel Massachussettes che afferma che nessun uomo puo' esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso di loro.

Durante l'ultimo secolo scienziati, umanisti, giuristi, zoofili, sociologi e politici sono stati sollecitati ad affrontare il problema della tutela degli animali dando vita alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale il 15 ottobre 1978 nella sede dell'Unesco a Parigi. La Dichiarazione non ha valore giuridico-legislativo, si fa notare, ma su esso sono state fondate numerose disposizioni che confermano i diritti degli amici pelosi. Poi la legge 189 del 2004, che ha previsto, in caso di maltrattamento agli animali, la pena della reclusione fino a un anno e multe fino a 15mila euro. Ecco che l'avvocato Uliana tutela i diritti dei 4 zampe per ottenere il risarcimento del danno arrecato all'animale e relativi rimborsi spese veterinarie oltre alla difesa in sede civile; in particolare, in sede penale si batte per i delitti contro il sentimento dei pelosi.

Poi ci sono i paladini dell'ambiente, alle prese con inquinamento, biodiversità e disastri ecologici. Sempre più attenti al rispetto della sostenibilità e orientati a un mondo sempre più 'rinnovabile'. Sono gli 'eco-avvocati', e c'è addirittura il team specializzato P & S Ecoavvocati, che ha la sua vetrina su Internet. I legali dallo spirito 'verde' forniscono consulenza a importanti enti pubblici e privati e ad associazioni dedicate alla tutela ambientale. Dalla difesa delle acque, del suolo e delle aree protette, all'inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico e luminoso, dalla bonifica dei siti contaminati agli Ogm e le biotecnologie. Ma anche consigli preziosi in tema di certificazioni energetiche, rifiuti e imballaggi, danno all'ambiente, trasporto di merci pericolose, tutela della flora e della fauna.

Consulenza, ma soprattutto difesa nei procedimenti di fronte all'autorità amministrativa e giudiziaria. Anche il campo agroalimentare ha i suoi specialisti, intenti a verificare la provenienza dei cibi e le condizioni igieniche, scrutando se nascondono frodi. A partire da quelle sanitarie, quando un alimento adulterato, guasto, avvelenato o contraffatto attenta alla salute pubblica. Fino alla frode commerciale, quando si ledono i diritti contrattuali e patrimoniali del consumatore. Il record delle infrazioni tra i prodotti, secondo le ultime statistiche, spetta senz'altro al riso, con il 29,2 per cento dei campioni esaminati irregolari, seguito da latte e formaggi (fuori norma il 18,8 per cento dei campioni), dalle conserve vegetali (16,8 per cento), da liquori e distillati (13,6 per cento), dal miele (12,9 per cento), dagli oli d'oliva (10,1 per cento) e da quelli di semi (9,5 per cento), da vino, mosti e aceti (9,1 per cento), da sfarinati e paste (8,1 per cento).

Gli avvocati che si occupano di quest'area sono spesso alle prese con l'etichettatura dei prodotti e la verifica degli 'Ogm free', tutela del Made in Italy, origine e provenienza dei prodotti, e ancora, attività di consulenza per le aziende del settore alimentare con particolare riguardo allo studio, alla preparazione ed all'attuazione del sistema HACCP (autocontrollo), alla verifica di etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari. E ancora, c'è chi ha trovato la sua strada tutelando la musica a 360 gradi: dai talenti esordienti e spesso senza esperienza, ai musicisti professionisti, con consulenze legali e contrattuali specializzate.

Tra di loro c'è Giovanni D'Ammassa, che con una larga esperienza nel campo del diritto d'autore, ha dato vita a Note legali, associazione italiana per l'insegnamento e lo studio del diritto della musica. In questa branca del diritto si offre anche servizio di consulenza contrattuale e legale specializzate, e difesa anche nei casi di plagio e diffamazione. Se ne occupa l'avvocato Alberto Maria Gallotti, associato con i colleghi Luigi e Diego Santamaria, con lo Studio di Londra SM&B (sito in Bradwick street) e lo Studio Manatt di Los Angeles, che oltre a essere ferrato sulla proprietà intellettuale (diritto d'autore e know how), cura l'assistenza a produzioni e coproduzioni cine televisive, e ha affrontato casi di plagio, diffamazione, contrattualistica internazionale e software infringements.

E infine, i legali della Fapav, scesi in campo per combattere tutte le forme di illecita duplicazione di opere cinematografiche e audiovisive, con finalità di tutela dei propri associati e dell'intero settore audiovisivo e dei dischi ottici. Per qualcuno invece, la professione è un'autentica missione, senza alcuno scopo economico: è il caso degli avvocati di strada, i principi del Foro scesi in campo per tutelare gartuitamente i clochard, chi ha perso lavoro e casa, i nuovi poveri. Da Milano a Palermo, questa schiera di difensori, soccorre i senza tetto, assistendoli nelle cause che li coinvolgono. La povertà del resto non è più una caratteristica da Terzo Mondo, ma riguarda sempre più famiglie e cittadini italiani. 


sabato 2 luglio 2011

Eco-legale: ora c’è anche l’avvocato delle cause green

Il settore della green economy si arricchisce di una nuova figura professionale che non mancherà di suscitare curiosità e stupore: si tratta dell’eco-legale, un vero e proprio professionista della giurisprudenza specializzato nelle tematiche didiritto ambientale e nella gestione di richieste e cause attinenti che i normali studi legali non riescono a gestire. Gli eco-avvocati, infatti, possono risolvere situazioni difficili in merito a sanzioni, avvio di progetti fotovoltaici, eolici e possono dire la loro nelle battaglie contro l’inquinamento e gli Ogm.
Il lato green della legge spinge, dunque, ad attrezzarsi adeguatamente per affrontare la questione ambientale in modo completo, efficace, efficiente, muovendosi con dimestichezza fra le norme e le interpretazioni del diritto ambientale, e le innumerevoli prassi che costellano la sua pratica applicazione.
Sul sito www.naturagiuridica.it, ad esempio, è possibile farsi un’idea più precisa delle funzioni che i giuristi ambientali sono in grado di espletare in fatto di green lex.
-          sostenibilità amministrativa: in quest’ottica, il Giurista ambientale svolge l’importante funzione di sostegno dell’attività amministrativa-burocratica delle aziende e della pubblica amministrazione, che spesso si trovano in difficoltà nella gestione della complessa e scoordinata normativa ambientale, a causa della mancanza delle approfondite competenze specialistiche, indispensabili per far fronte ai continui mutamenti della disciplina;
-          sostenibilità economica: attraverso una consulenza ambientale specifica, volta all’analisi del caso concreto, il Giurista ambientale offre un servizio che si pone in funzione preventiva dei numerosi, lunghi, macchinosi, incerti e costosi procedimenti giudiziali, causati – nella maggioranza dei casi – proprio dalla non corretta applicazione delle disposizioni in materia, frutto dell’inadeguatezza dei mezzi e del personale a disposizione e della mancanza del necessario e costante aggiornamento, che solo un esperto del settore, il Giurista ambientale, è in grado di offrire;
-          Grazie alla sua professionalità e sua qualificata esperienza nel settore, il Giurista ambientale ha il compito di promuovere la cultura della “sostenibilità ambientale“, non solo dal punto di vista tecnico-didattico-teorico, ma anche da quello operativo (progettazione e sviluppo di programmi di sostenibilità ambientale; promozione di strumenti eco-compatibili ed eco-sostenibili).

mercoledì 8 giugno 2011

Nucleare, Consulta all'unanimità: via libera al referendum, nuovo quesito ammissibile

Decisione dopo tre ore di camera di consiglio, respinte
le argomentazioni di Palazzo Chigi. Il 12 e 13 giugno alle urne



ROMA - La Corte costituzionale ha dato il via libera all'unanimità al nuovo quesito sul nucleare, così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge "omnibus". La decisione è stata presa dai giudici dopo aver ascoltato stamattina i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata.

La decisione dei giudici costituzionali, riuniti da questa mattina dalle 9.30 in camera di consiglio, è stata dunque molto rapida, così come aveva promesso ieri il nuovo presidente della Corte costituzionale, Alfonso Quaranta, che aveva anche anticipato un suo personale punto di vista, ritenendo che la Consulta non avesse il potere di bloccare un referendum. La seduta della camera di consiglio è durata complessivamente poco più di tre ore. La prima ora ha riguardato l'audizione delle parti: al palazzo della Consulta erano intervenuti il costituzionalista Alessandro Pace per Italia dei valori, l'avvocato Gianluigi Pellegrino per il Partito democratico, l'avvocato dello Stato Maurizio Fiorilli su invito del governo, nonché rappresentati legali dell'associazione ambientalista Wwf-Italia e del movimento ecologista Fare Ambiente, i primi "ad adiuvandum", l'ultimo "ad opponendum'. Quella di oggi è la prima decisione presa dalla Consulta dopo la nomina di Quaranta.

Agli elettori che andranno alle urne domenica 12 e lunedì 13 giugno saranno dunque consegnate quattro schede: oltre alle due relative all'acqua pubblica e a quella sul legittimo impedimento, anche la scheda riguardante "L'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare".

Respinte le argomentazioni della presidenza del Consiglio. A chiedere alla Corte costituzionale di dichiarare inammissibile il quesito referendario sul nucleare riformulato con ordinanza dalla Cassazione lo scorso 30 maggio era stata l'Avvocatura dello Stato su input della presidenza del Consiglio. La Cassazione aveva trasferito il quesito dalle vecchie norme del Dl del 2008 contenente le norme per lo sviluppo economico all'articolo 5 commi 1 e 8 del Dl Omnibus che aveva stabilito la moratoria di un anno al programma atomico. Secondo il vice avvocato generale dello Stato, Maurizio Fiorilli, il quesito andava dichiarato inammissibile perché le nuove norme «non parlano di nuclearè» e perché la natura del referendum «non avrebbe più carattere abrogativo ma piuttosto consultivo se non propositivo». Argomentazioni respinte oggi all'unanimità dalla Consulta che, accogliendo la richiesta avanzata da Pd, Idv e comitati referendari, ha confermato la consultazione in programma il 12 e 13 giugno.

Bersani: posizione ambigua del governo. «Ben prima del Giappone abbiamo detto che la scelta del governo sul nucleare era assurda sotto ogni profilo. Ora la posizione ambigua del governo deve essere spazzata via dagli italiani». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, risponde a chi lo interpella sul referendum sul nucleare confermato oggi dalla Corte Costituzionale. «La Consulta non si commenta - aggiunge Bersani - il problema adesso è andare tutti a votare».


Fonte

mercoledì 25 maggio 2011

Delitti contro l'ambiente, la parola agli avvocati

  • Dei delitti e delle pene contro l’ambiente”: si potrebbe intitolare così, in coincidenza con l’apertura ufficiale dell’Anno giudiziario, il bilancio diffuso dal WWF sull’attività del proprio settore legale (attivo da oltre 20 anni) contro i crimini ambientali, un’attività costante a servizio della società civile i cui  numeri  denunciano come i delitti contro ambiente e salute  in Italia siano all’ordine del giorno provocando un vero e proprio “danno alla nazione, vera misura dei delitti” per continuare a citare Cesare Beccaria.

    Dal 1986 ad oggi sono oltre 300 gli avvocati che, almeno una volta, si sono battuti insieme al WWF contro l’illegalità ambientale in oltre 2.000 giudizi (250 le udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo) in cui l’associazione ha preso parte:
  • Contro industrie inquinanti, 
  • Contro Enti locali colpevoli di violazioni in materia di caccia
  • Verso privati per salvare l’integrità dei boschi o dei fiumi 
  • Ricorsi per conto di cittadini o associazioni locali contro inquinamenti o espansione di cave, 
  • Ricorsi contro progetti deturpanti per il paesaggio o abusivi 
  • Opposizioni o ricorsi contro progetti di grandi opere prive di Valutazione di Impatto Ambientale 
  • Costituzione di parte civile contro incendiari o bracconieri 
  • Contro industrie ricomprese negli elenchi dei siti da bonificare colpevoli di inquinamenti illeciti e altri gravi reati ambientali. 
GLI AVVOCATI DEL PANDA: Guarda le video-interviste

Il primo eco-avvocato, Alessio Petretti di Roma               L'avv. Vanessa Ranieri, Presidente WWF Lazio

L’attività degli eco-avvocati conferma una realtà drammatica: il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è altissimo (uno ogni 43 minuti – dato del Ministero dell’Ambiente nel 2010) e sono state oltre 250 le udienze alle quali hanno presenziato gli   avvocati del WWF nel solo 2010. Questo vuol dire che ogni giorno in un’aula di Tribunale italiano prende la parola un avvocato del Panda per difendere l’ambiente e che in un anno sono oltre 1.000 le ore di impegno che complessivamente questi validi professionisti dedicano, a nome del WWF, alla tutela di un territorio purtroppo sempre più considerato solo come fonte di lucrosi ed illeciti guadagni e che ha visto l’infiltrazione della criminalità organizzata all’interno di molte attività illecite. In questo momento il WWF è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori.

L'avvocato Spinelli, da 10 anni impegnato nella difesa dell'ambiente in Calabria 


“In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario vogliamo sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente – ha dichiaratoStefano Leoni, Presidente del WWF Italia -  La magistratura svolge quel ruolo fondamentale di ‘grande saggio’ che non solo sanziona ma indirizza correttamente l’azione della società che può incidere sul patrimonio naturale e la salute dei cittadini ed è quindi importantissimo anche avere un buon esercito di avvocati che oltre a rappresentare in giudizio queste istanze sappiano trasmettere questa saggezza anche al di fuori delle aule dei Tribunali”.

L'avvocato Ceruti, in Veneto: ha seguito il processo per la centrale di Porto Tolle


L'avvocato Poli in Sardegna: ha iniziato come obiettore di coscienza
La richiesta WWF: i delitti contro l'ambiente nel Codice Penale
Nonostante nelle ultime quattro legislature siano state elaborate numerose e condivisibili proposte di legge per l’introduzione nel Codice penale di “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, firmate e presentate “trasversalmente” da parlamentari di diversi schieramenti  politici, queste (inspiegabilmente) non sono state  mai discusse  in Parlamento.
L'avv. Antonio de Feo, PresidenteWWF Puglia    L'avvocato Rizza, Presidente WWF Sicilia



lunedì 2 maggio 2011

Reati ambientali, in Italia scendono in campo 300 eco-avvocati

Reati ambientali: se ne registrano troppi in Italia per passare in sordina. Uno ogni 43 minuti, per l’esattezza. E le aule si affollano di difensori dell’ambiente, gli eco-avvocati che, insieme al mondo dell’associazionismo, combattono contro gli scempi perpetrati ai danni del nostro territorio. Dagli ecomostri alle discariche abusiveall’inquinamento acustico alla caccia di frodo, tante le battaglie che vedono coinvolto un vero e proprio esercito di toghe, oltre 300 ne ha contati il WWF al suo fianco.
Se ne parla in occasione dell’Apertura dell’Anno giudiziario, tempo di bilanci per il settore legale del WWF, attivo da oltre 20 anni contro i crimini ambientali e a tutela della salute pubblica.
Una vera e propria odissea giudiziaria se pensiamo che dal 1986 ad oggi si sono registrati oltre 2.000 giudizi, con 250 udienze solo nel 2010 in ambito penale e amministrativo.
Il WWF sottolinea come gli avvocati del Panda scendano in campo ogni giorno nelle aule dei Tribunali con oltre 1.000 ore di impegno complessivo,  e come in questo momento l’associazione
è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori.


In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario si intenda sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente.
Nel rapporto sull’illegalità ambientale diffuso dagli ambientalisti si evidenzia il ruolo cruciale delle intercettazioni definite strumento indispensabile per fermare gliinquinatori:
Eliminare questo strumento significa che molti eco-reati potrebbero non essere più scoperti. Il Wwf ha sott’occhio alcuni processi in cui lo strumento intercettazioni sta svolgendo un ruolo importante: quello sul commissariamentorifiuti in Campania, sull’inquinamento del petrolchimico di Priolo, contro le cave abusive nel salernitano (in cui sono imputati anche funzionari pubblici).
E ancora, nel documento si sottolinea l’importanza di inserire nel Codice penale la voceDelitti ambientali:
Ad oggi, infatti, le sanzioni previste dalle leggi di tutela dell’acqua, dell’aria, delsuolo, delle aree protette e della fauna, (a parte rare eccezioni come il traffico di rifiuti) sono esclusivamente di natura contravvenzionale (secondo la classificazione del ’39 del codice penale).






Fonte